“A quanto mi risulta, Colla non ha nessuna intenzione di candidarsi”. A consegnare queste parole al “Corriere” (edizione bolognese), stamattina, non è uno qualunque ma il segretario generale della Camera del Lavoro di Bologna, la seconda più importante d’Italia, dopo Milano, Maurizio Lunghi. “Tutto può accadere”, osserva Lunghi,, “fa parte delle regole del gioco ma Landini è l’unico candidato in campo ed è espressione della maggioranza della segreteria”.
Lunghi è un autorevole e rispettato esponente del sindacato emiliano, uno che pesa le parole e che non apre la bocca a caso. Per questo le sue dichiarazioni pongono più di un interrogativo. Se davvero, come sostiene Lunghi, Colla non avrebbe nessuna intenzione di candidarsi si aprirebbero scenari inediti. Quale sarebbe a quel punto l’atteggiamento della “minoranza” interna?
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Che Colla, almeno fino ad oggi, fosse intenzionato a candidarsi, è dimostrato anche dai numerosi articoli e dalle interviste (ultima quella rilasciata al Corriere della Sera) in cui è stato presentato come candidato a segretario generale della Cgil; interviste e articoli che mai hanno ricevuto smentita. Ma la sua candidatura non è stata mai formalizzata negli organismi. In qualche occasione, Colla, ha lasciato intendere che potrebbe esplicitare la sua candidatura a gennaio, direttamente al congresso di Bari. Ma oggi, dopo le dichiarazioni di Lunghi, sono in tanti a chiedersi se qualcosa sia cambiato.