Si è concluso allo Sheraton di Roma il congresso nazionale della Flai. Ivana Galli è stata rieletta con una percentuale bulgara, il 98%, il più alto tasso di consenso finora registrato tra i segretari nazionali di categoria. Al congresso, concluso da Giuseppe Massafra, è intervenuta anche Susanna Camusso, accolta con grande calore dai delegati della categoria (qui il nostro report). Nella sua relazione ha esplicitato il sostegno alla proposta di candidatura di Maurizio Landini. “Dobbiamo imparare a fare le cose difficili”, aveva detto la segretaria della Flai in apertura citando una filastrocca di Gianni Rodari. Ebbene, Ivana Galli ha imparato subito a fare le cose difficili, ottenendo un consenso pressoché unanime.
Ivana Galli, non finiremo mai di ricordare, è la principale protagonista della battaglia che ha portato all’approvazione della legge contro il caporalato. Ma sua, della categoria, è anche l’intuizione del sindacato di strada e delle migliori esperienze di contrattazione inclusiva.Qui la foto con i delegati della Calabria, tra le regioni più martoriate dalla piaga dello sfruttamento dei braccianti agricoli, soprattutto migranti. E’ in calabria che ha sede la baraccopoli di San Ferdinando in cui vivono, in condizioni disumane, migliaia di migranti impegnati nei campi e in cui è morto, qualche giorno fa, un giovane di origini gambiane.
Il voto di oggi premia un impegno ostinato per ridare dignità ai lavoratori, come quelli agricoli, di uno dei settori più esposti alle forme più degradanti di sfruttamento e di neoschiavismo.
Fortebraccio News
Giusto, bella battaglia contro il capolarato, ottima legge. Non ricordo quale governo ha fatto quella legge. C’é qualcuno nella redazione di Fortebraccio che se lo ricorda? Altrimenti cercherò la notizia su google.
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