Maurizio Landini torna su La7, intervistato da Luca Telese e David Parenzo. Incalzato sull’incontro odierno con Matteo Salvini risponde: “Qualunque sindacato, tanto più dopo mesi di mobilitazione per chiedere di essere ascoltati, se un ministro convoca va. E non è la prima volta che si va da un ministro dell’interno”.
“Le convocazioni, due in pochi giorni dopo mesi di silenzio, arrivano dopo le tante manifestazioni e mobilitazioni di Cgil, Cisl e Uil. Un risultato della lotta”, ha poi continuato il segretario della Cgil.
“La domanda che mi faccio – aggiunge Landini – dopo il tavolo di oggi è: c’è un governo oppure due? Noi vogliamo un tavolo che conti dal quale portare a casa risultati per lavoratori e pensionati”.
“Sul lavoro dipendente – dice infine Landini – la tassazione è al 40% Sulle rendite finanziarie al 27%. Le cose dovrebbero essere invertite”.
Sul salario minimo Landini ribadisce che non è contrario allo strumento in quanto tale ma a patto che alla paga oraria vengano associati tutti i diritti, come ferie, tfr, tredicesima: “Io sono per il salario massimo”, commenta.

La discussione passa poi alla questione degli sgomberi di uno stabile occupato da persone indigenti oggi a Primavalle, Roma, dove cittadini poveri sono stati messi per strada dopo un assedio durato ore. E qui Landini tira fuori gli artigli: “Se essere poveri è una colpa c’è qualcosa che non va”.
Fortebraccio News
Screenshot di copertina di Lara Ghiglione
Mi son fatto l’opinione che ieri Salvini abbia preso sonoramente per il culo sindacati e associazioni. Ha sproloquiato su tutti gli argomenti che riguardavano altri ministeri e ha ignorato gli unici due che coinvolgono lui:i soldi da Putin e gli arsenali dell’estrema destra.
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