Ma quali salari minimi, redditi minimi, trattamenti minimi e altre robette minime. I metalmeccanici adesso chiedono il massimo e varano, uniti, una piattaforma da fare invidia al sindacato tedesco IgMetall. Vogliono il massimo, i metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm e chiedono aumenti salariali dell’8%. E questo, nonostante le resistenze iniziali di Marco Bentivogli, il numero uno dei metalmeccanici della Cisl, duramente contestato anche in casa propria, che non avrebbe voluto andare oltre una richiesta di poco più del 3%. Ma alla fine ha prevalso la linea delle altre due organizzazioni sindacali, la Fiom Cgil di Francesca Re David e la Uilm Rocco Palombella.
Adesso, per una prima valutazione della piattaforma, sono stati convocati gli esecutivi sindacali per il 4 settembre, dopodiché partiranno le assemblee nei luoghi di lavoro e se l’esito del voto dei lavoratori sarà – come è facilmente prevedibile – favorevole, la piattaforma sarà inviata a Federmeccanica ed Assistal per iniziare il negoziato per un rinnovo fortemente positivo del contratto nazionale.
Fortebraccio News