Napoli non ha mollato. Non ha mollato quando una tegola bella grossa si è abbattuta sullo stabilimento di via Argine. Non ha mollato quando, settimana dopo settimana, con ambiguità i vertici della multinazionale dichiaravano tutto e il contrario di tutto nei tavoli che si succedevano al ministero dello Sviluppo economico. Non ha mollato quando, i primi di settembre, in un’intervista a Repubblica i vertici dell’azienda dichiaravano che l’unica strada rimasta era la riconversione del sito. Non ha mollato quando è arrivata la notizia ufficiale della cessione di ramo d’azienda.
Gli operai hanno continuato a presidiare i cancelli, a colorare le strade del centro cittadino e anche quelle di Roma con le loro bandiere e i loro striscioni. A cantare la loro innocenza e il loro orgoglio di lavoratori, cresciuti a pane e lavatrici.
E hanno vinto. Quando mancavano una manciata di ore allo spegnimento degli impianti e alla partenza degli americani, è arrivato l’annuncio del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, che ha diffuso un comunicato ufficiale dell’azienda. Whirlpool resta a Napoli.
Grazie a tutti. La lotta paga, sempre. E questa è una vittoria storica del sindacato tutto, della Fiom Cgil e dei lavoratori che restituisce fiato e speranza a tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti in quei 160 tavoli di crisi ancora aperti.
Fortebraccio News
Si possono avere i termini dell’accordo che ovviamente sarà stato sottoscritto? Le parole contano ma di più quelle scritte e firmate.
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