Il fazzoletto dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha scalato il versante pakistano dell’Himalaya, raggiungendo la sommità del Thalo Zom, e sventolando a 6050 metri d’altezza. Un primato mondiale perché mai, prima, la vetta di questa montagna è stata raggiunta dall’uomo.
A darne notizia, il 5 novembre (benché l’impresa risalga alla fine di agosto), il periodico dell’Anpi, “Patria Indipendente”, che racconta la grande impresa di Andrea Bollati, Massimo marconi e del catalano Jordi Gassiot che sono riusciti a scalare l’impervia piramide di roccia a cavallo tra lo Swat e il Chitral.
“Sono stati necessari tre successivi campi di alta quota per farcela”, racconta Patria indipendente”, la cordata è salita lungo il versante sud-est della montagna ed eccoli sorridenti Andrea Bollati, Massimo Marconi e il catalano Jordi Gassiot con il tricolore vessillo dei partigiani. Quasi a rimarcare il carattere culturale e ambientale insieme al valore umanitario oltre che sportivo del loro impegno. Gli arrampicatori fanno infatti parte di un progetto internazionale di Mountain Wilderness International (montagne senza contaminazioni), onlus (con una sezione italiana) che coniuga passione e avventura, amore per i grandi spazi, desiderio di respirare la libertà, la solitudine, i silenzi delle maestose alture, al rispetto pieno della natura”.
L’impresa è stata dedicata ai partigiani alpinisti che furono tra i primi ad organizzare le bande di ribelli sulle montagne, nella lotta di Resistenza. Alcuni di loro saranno infatti decorati al Valor militare.
Fortebraccio News