Buone notizie dalla commissione Bilancio del Senato dove passa un emendamento targato 5 Stelle e PD sulle atlete professioniste che ci fa fare un piccolo ma importante passo verso la parità di genere nello sport.
Le atlete diventano finalmente professioniste anche dal punto di vista contrattuale al pari dei loro colleghi maschi, mandano in soffitta il marchio di “dilettanti” e conquistano le garanzie, anche in campo previdenziale e assicurativo, previste dalla legge sulle prestazioni di lavoro sportivo.I successi della nazionale di calcio femminile che agli ultimi mondiali ha incollato ai televisori tutto il Paese, ha senz’altro contribuito ad accendere l’attenzione dei media e della politica sulle condizioni di lavoro delle atlete. Su questo blog avevamo raccontato a giugno delle iniziative in casa Cgil per promuoverne diritti e tutele.
Le atlete diventano finalmente professioniste anche dal punto di vista contrattuale al pari dei loro colleghi maschi, mandano in soffitta il marchio di “dilettanti” e conquistano le garanzie, anche in campo previdenziale e assicurativo, previste dalla legge sulle prestazioni di lavoro sportivo.I successi della nazionale di calcio femminile che agli ultimi mondiali ha incollato ai televisori tutto il Paese, ha senz’altro contribuito ad accendere l’attenzione dei media e della politica sulle condizioni di lavoro delle atlete. Su questo blog avevamo raccontato a giugno delle iniziative in casa Cgil per promuoverne diritti e tutele.
L’emendamento contiene anche un incentivo, le società sportive che decidono entro i prossimi tre anni di contrattualizzare le atlete potranno contare su “l’esonero al 100% dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi per l’assicurazione obbligatoria infortunistica, entro il limite massimo di 8.000 euro su base annua”.

“SI CANCELLA UN’INGIUSTIZIA”
“Professioniste! Importante risultato – ha commentato Susanna Camusso, responsabile Cgil politiche di genere – si elimina una discriminazione, si cancella un’ingiustizia, ora vigilare perché sia parità effettiva nei contratti. Merito non solo delle associazioni ma delle sportive che in più discipline hanno donato emozioni e successi al nostro paese”.
Fortebraccio News