A Genova oggi è il giorno del ricordo, il 24 gennaio, un giorno che rimarrà scolpito nella memoria collettiva della città, il giorno in cui Guido Rossa, operaio dell’Italsider e delegato della Cgil, è stato ucciso dalle Brigate Rosse. Stamattina, all’Arcelor Mittal, a ricordarlo sono accorsi in tantissimi, operai, studenti. In platea, assieme agli operai, c’era pure Maurizio Landini che è poi intervenuto nel corso della commemorazione: “Quello di Guido Rossa – ha detto – dal mio punto di vista non è stato un atto di eroismo ma un atto di coerenza. Di coerenza con quello che lui era e con quello che pensava. E cioè essere in ogni momento te stesso e non rinunciare mai a quello che pensi”. In sala, silenzio e commozione.
Nel primo pomeriggio si è poi tenuta, come ogni anno, la commemorazione in ricordo di Guido Rossa nella sede della Camera del Lavoro, presente Landini. La celebrazione è stata aperta dalla proiezione del documentario, intitolato “Guido, le parole e l’azione”, realizzato da Radio Articolo 1. Il silenzio che ha accompagnato la durata della proiezione è stato rotto dal lungo applauso della sala gremita.
Alcune delle immagini che sono apparse sullo schermo fanno parte della vita delle persone presenti in sala e che in questi anni hanno vissuto proprio lì a Cornigliano, dove è ora la sede della Cgil, e dove c’è ancora l’Italsider di Rossa, oggi ArcelorMittall, quegli anni così carichi di tensione. “Il bellissimo video di Radio Articolo 1 – ha detto Igor Magni, segretario generale della Cgil di Genova – ci ha mostrato le immagini di quei giorni, la brutalità di quel momento e di quelli a seguire a partire dai funerali che hanno segnato un vero e proprio spartiacque e la condanna definitiva di ogni tipo di terrorismo da parte del mondo del lavoro e di tutta la città”.
Il documentario dedicato a Guido Rossa, intanto, sta suscitando grande interesse tra gli utenti dei social. Su Facebook è stato visto da oltre 10.000 persone e tanti sono i commenti di apprezzamento sulla pagina di Radio Articolo 1 per questo prezioso lavoro cui hanno contribuito l’attore Massimo Dapporto, la storica Ilaria Romeo, il compositore Dimitri Scarlato e il regista Mauro Desanctis. Per chi non l’avesse ancora visto, ecco il minidocumentario.
Fortebraccio News