Incassato il risultato del rafforzamento delle buste paga dei lavoratori, fino a 100 euro al mese, a partire da luglio, il sindacato si trova adesso davanti alla partita, forse più ambiziosa, delle pensioni, di quelle degli attuali pensionati, tra le più basse e tassate d’Europa, ma anche di quelle dei giovani di oggi, che rischiano di non averla. Un tema gigantesco, con implicazioni straordinarie nella vita dei cittadini. E se il “tavolo” con il governo del 23 gennaio sui lavoratori e quello, interlocutorio, del 27 gennaio sulle pensioni, sono stati definiti “positivi” da Cgil, Cisl e Uil, i momenti di incontro tra governo e sindacati programmati per febbraio si annunciano molto “dialettici”. La posta in gioco è altissima per i sindacati, in particolare per quello dei pensionati che da mesi si batte e scende in piazza per chiedere più attenzione per la condizione degli anziani nel nostro Paese.
Anche Ivan Pedretti, segretario dello Spi, la categoria dei pensionati Cgil, ha definito positivo il primo incontro sulle pensione dell’altro ieri al Ministero del Lavoro, così come avevano già fatto Maurizio Landini e il segretario nazionale della Cgil con delega alla previdenza Roberto Ghiselli. Ma adesso, è il ragionamento, è il momento di fare sul serio e di mettere in campo interventi impegnativi e molto, molto ambiziosi. Sì perché adesso “l’obiettivo – dice Pedretti – è quello di modificare radicalmente la legge Fornero, di costruire una pensione di garanzia per i giovani e di affrontare le tante questioni che riguardano i pensionati italiani come la rivalutazione, la 14esima e l’abbassamento delle tasse”. Ma non solo: “C’è sul tavolo – aggiunge il segretario dei pensionati – anche la definizione di una legge quadro nazionale sulla non autosufficienza, che chiediamo da tempo e di cui non possiamo più fare a meno. Abbiamo definito un fitto calendario di incontri e il primo che ci riguarda si terrà il 7 febbraio. Cominciamo un lavoro che non sarà breve ma che vogliamo ci porti a dei risultati importanti per le persone che rappresentiamo”.
Richieste decisamente importanti, quali l’abbassamento delle tasse e la quattordicesima, che potrebbero migliorare nettamente la condizioni di sedici milioni di anziani.
Fortebraccio News
Cosa si può commentare è deprimente aver lavorato tutta una vita e ritrovarti con una pensione bloccata da ben 8 anni, malgrado il giudizio illegittimo della suprema Corte. Non parlo certamente di pensioni d’oro o gonfiate di proposito negli ultimi mesi di servizio. Non credo ci sia altro da dire.
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