LA 7. “L’aria che tira”. Tra il segretario nazionale dela Fiom Cgil, responsabile automotive e tra i più efficaci frontman del sindacato, Michele De Palma, e il deputato di Italia Viva, Luciano Nobili, si accende una discussione. Punto centrale del dibattito è il Jobs Act, di cui Nobili fa l’apologia snocciolando dati e numeri che confermerebbero, a suo dire, l’efficacia della riforma del mercato del lavoro voluta da Renzi.”Innanzitutto occorre dirsi la verità – ribatte De Palma – e la verità è che in Italia, per scelte fatta dalla politica ma anche dall’impresa, i grandi capitalisti nazionali son rimasti all’interno del proprio Paese. C’è una divaricazione tra gli interessi a massimizzare nel mercato finanziario e dall’altro lato gli interessi di un sistema Paese. Voi siete chiusi in Parlamento. La realtà è diversa dall’immaginazione”.
Il segretario della Fiom viene interrotto immediatamente dal parlamentare di Italia Viva, che lo incalza chiedendogli: “I dati che ho detto sono giusti o sbagliati? I dati contano? In Italia – continua l’esponente renziano – c’è un cattivo sindacato”.
Cattivo sindacato? “Cattivo, cattivissimo”, risponde De Palma, “con quelli come lei, perché voi la raccontate ma davanti ai cancelli delle fabbriche la faccia ce la mettiamo noi. E mentre voi state chiusi nel Parlamento, noi andiamo a fare le assemblee. Questa è la differenza”.
Sindacalista-Renziano 1 a 0.
Fortebraccio News