“Inappropriato, alla luce della recente invasione russa dell’Ucraina”. Con questa motivazione, la Filarmonica di Cardiff ha annullato un concerto di Čajkovskij in programma per il prossimo 18 marzo alla St David’s Hall.

“La decisione è dovuta al momento”, ha spiegato il direttore d’orchestra Martin May. “Un membro dell’orchestra ha una famiglia direttamente coinvolta nella situazione ucraina e stiamo cercando di rispettarlo. C’erano anche due pezzi a tema militare come parte del programma (La marcia slava e 1812) che riteniamo particolarmente inappropriati in questo momento. Ci siamo anche resi conto che il titolo “Piccola Russia” della Sinfonia n. 2 può essere considerato offensivo per gli ucraini”.
L’Ouverture del 1812, ricordiamo, fu scritta dal compositore russo per commemorare la vittoriosa difesa russa contro l’invasione di Napoleone nel 1812.
Un’iniziativa dai tratti “russofobi” che fa il paio con quella dell’università Bicocca di Milano che qualche giorno fa ha sospeso un corso dello scrittore Paolo Nori dedicato allo scrittore russo Fedor Dostoevskij.
Mal comune, mezzo gaudio. Non è che la stupidità sia veicolata dal Covid?
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